Il direttore Emea di Fca conferma il buon trend delle vendite a settembre e rimarca l'accoglienza dei modelli Tipo e Giulia in Italia e all'estero. Banca Akros: nuovo suv di Jeep porterà 600 mln di euro di ebit nel 2017
A settembre continua la corsa del mercato automobilistico con Fiat Chrysler Automobiles sempre nel gruppo di testa. A confermare l'espansione dei volumi del settore è stato stamane Alfredo Altavilla, direttore operativo di Fca per l'area Emea, secondo il quale è previsto un buon andamento soprattutto in Italia. Ad ogni modo, "il mercato quest'anno crescerà bene, ma l'importante è vendere bene", ha sottolineato il top manager in occasione del salone dell'auto di Parigi, senza sbilanciarsi, tuttavia, su previsioni più precise.
Al riguardo, "come a luglio e ad agosto si conferma uno spostamento verso un mix di canali un po' più aggressivo, probabilmente per il discorso vacanze, per la paura della Brexit e altri fatti del genere. Vediamo meno traffico nelle concessionarie di clienti privati e più di aziende e noleggio. E' presto per parlare di un'inversione di tendenza nel breve termine. Sono soddisfatto per quello che stiamo facendo, per il trend delle nostre vendite", ha continuato Altavilla.
Nuove immatricolazioni che sembrano premiare la nuova Fiat Tipo, con lo stabilimento in Turchia che al momento sta lavorando a pieno regime, in linea ai ritmi di Melfi. "Abbiamo avuto un'accoglienza decisamente importante" dal mercato, cosa "che ci fa davvero ben sperare per il futuro", ha detto il manager, che ha parlato anche della Punto, modello che "dopo undici anni" ha mostrato un rallentamento: "mi sembra logico che tiri un po' il fiato".
Riguardo però un possibile nuovo modello sostitutivo, Altavilla è stato elusivo, puntualizzando solo che le evoluzioni del portafoglio prodotti non si fermino mai, "bisogna sempre fare dei ragionamenti pragmatici e vedere se i soldi che si investono in nuovi modelli poi tornano effettivamente a casa. In questa valutazione bisogna stare molto attenti a qual è il modo migliore per utilizzare il patrimonio di marchi che abbiamo a disposizione, questo è uno dei criteri di allocazione molto importante".
Parlando ancora di nuovi modelli, ha ammesso che "stiamo andando a manetta con la produzione della Giulia sia per l'area Emea che per gli Usa", ma ancora una volta nessuna indicazione precisa è stata fornita riguardo l'andamento delle vendite, ad eccezione di qualche dettaglio qualitativo sulle performance commerciali. "Alla fine di settembre supereremo leggermente l'obiettivo che ci eravamo dati per tutto l'anno con la Giulia in Italia. La quota di mercato sul segmento delle berline premium è di tipo bulgaro. Stiamo parlando di una percentuale sul segmento D che in questo mese dovrebbe attestarsi all'80% in Italia".
La macchina, ha proseguito, "sta avendo una bella risposta anche fuori dall'Italia. Pensavamo che fosse difficile imporsi fuori dal mercato domestico ma in realtà la macchina sta parlando davvero da sola". Riguardo lo spaccato della clientela, invece, "il 40% degli acquirenti sono vecchi Alfisti e il 60% proviene da altri marchi: è assolutamente buono e questo è ancor più importante al di fuori dell'Italia. Stiamo andando alla conquista di clienti di altri produttori e come ordini sta andando meglio in Germania".
A trovare spazio nell'intervento di Altavilla non sono state solo le dinamiche del mercato. Il top manager, infatti, ha commentato due tra i temi più scottanti intorno alla casa automobilistica italo-statunitense, ossia i rapporti con la Germania per quanto riguarda lo scandalo emissioni e quelli con Samsung relativi alla cessione di Magneti Marelli. Sul primo fronte, il capo Emea di Fca ha sottolineato come questa sia una questione tra governi che non riguarda il costruttore: "il ministro Delrio è stato assolutamente preciso come assolutamente precisi sono stati i test di omologazione", ha aggiunto.
In merito all'asse italo-coreana, invece, il direttore operativo ha affermato che "le trattative non si fanno sui giornali", comunque, come confermato anche dal presidente di Fca , John Elkann, nel corso dell'ultima assemblea degli azionisti di Exor : "ad oggi abbiamo diversi colloqui in corso ma non c'è nulla di fatto o formalizzato".
Intanto a Piazza Affari il titolo Fiat Chrysler Automobiles cede il 2,43% a quota 5,415 euro, con Banca Akros che stamane ha ribadito il rating buy sull'azione e il target price a 10 euro anche alla luce delle informazioni positive emerse durante il primo giorno del salone dell'auto parigino. In particolare, i vertici del gruppo ieri hanno reso noto come le vendite del marchio Jeep quest'anno dovrebbero raggiungere quota 1,45 milioni (+21%), con il target di 2 milioni al 2018 definito "raggiungibile" e con il mercato brasiliano atteso in crescita nel 2017.
Inoltre, i dati su Maserati hanno evidenziato un +40% delle vendite a settembre in scia al successo del nuovo suv Levante del brand, mentre il corrispettivo modello marchiato Alfa Romeo sarà presentato al salone di Los Angeles a fine novembre. "Siamo fiduciosi sul fatto che i volumi di Jeep raggiungano gli obiettivi, soprattutto considerando il lancio del nuovo C-segment suv, che avrà una capacità installata di 0,5 milioni di unità l'anno contro quella di 0,25 milioni della combinazione Compass e Patriot", hanno commentato gli analisti di banca Akros, stimando che il nuovo modello possa avere un impatto di 600 milioni di euro in termini di ebit nel 2017. A ciò si aggiungerà, a partire dal prossimo anno, il nuovo Wrangler, sempre targato Jeep, mentre sul fronte Maserati, "crediamo che il contributo di Levante possa spingere i ricavi del brand del 36%", hanno concluso alla banca d'affari.
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